Appunti della Goetia
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E venne il principe Bael, e io mi sottomisi e fece di me il crostaceo più ricco e brillante del regno; il prezzo che pagai è innominabile.
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Poi venne il Presidente Malphas, in stizzosa guisa di corvo: liquefece ogni bastione dei miei nemici, ma mi costò estenuanti sodomie.
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Trovai poi nella mia stanza il principe Vassago, che predisse di fronte a tutti la data della mia morte; per nulla sorpreso nè emozionato, baciai il suo anello e lo accompagnai.
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Mi svegliai tra le braccia del Duca Barbatos, che sussurrava oscenità al mio prezioso ibis. Il dialogo era tedioso; ma lo tollerai, perchè grandi madreperle e acquamarine mi erano state certamente promesse.
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Mi presentarono il Marchese Naberius, in forma di decrepito volatile nero, enfio d'urina e fetido: me ne innamorai immediatamente, fui deliziato di depravarmi per lui.
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Un asino nano e ulceroso era il marchese Samigina. Gli montai a cavallo e chiesi notizie dell'anima di mio fratello, che io stesso annegai: insieme ne ridemmo e ragliammo, e poi mi sfinì.
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Niente fu più abietto dell'alcova del principe Sitri, che finalmente umiliò la mia megera madre: ma esigette una sottomissione così indegna che perfino io tremo ancora.